Che cosa sono le barriere coralline?
Chi ci segue da tempo ormai lo sa: per noi di Soulwaves il mare è un tesoro prezioso che amiamo e che teniamo a proteggere. Il mare è un luogo che stimola la nostra mente e il nostro corpo e che contiene al proprio interno alcuni degli organismi più belli e affascinanti dell’intero Pianeta ma che, purtroppo, sono spesso messi a rischio dal cambiamento climatico. Tra gli organismi più speciali e incantevoli dei nostri mari e oceani troviamo sicuramente le barriere coralline: ma che cosa sono l barriere coralline? Le barriere coralline non sono altro che il risultato della sedimentazione di scheletri di coralli e animali polipoidi (ovvero diverse forme di polipi), attorno ai quali questi colorati polipi si sviluppano. Le barriere più note sono quelle situate in acque basse, tuttavia ve ne sono diverse tipologie e alcune sono situate anche in punti in cui il fondale marino raggiunge una certa profondità
Dove si trovano le barriere coralline?
Sfortunatamente le barriere coralline non si trovano nei mari europei; per trovarle bisogna recarsi in luoghi particolarmente esotici e tropicali, in cui la temperatura dell’acqua si aggira tra i 18° ed i 30°. La barriera corallina più vicina all’Italia è quella del Mar Rosso in Egitto: questa tocca le coste appunto dell’Egitto, di Israele e dell’Arabia Saudita ed è composta da oltre 1.200 specie. Altre barriere coralline si trovano nelle aree dell’Honduras, del Guatemala, delle Maldive, della Florida, delle Filippine o dei Caraibi. La più grande barriera corallina al mondo si trova in Australia e prende il nome di Grande Barriera Corallina Australiana: è composta di oltre 3.000 sistemi di barriere e dal 1981 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità.

Perché sono a rischio?
Le barriere coralline sono organismi presenti nei nostri mari e oceani da milioni di anni e sono il risultato di un naturale e lungo processo di evoluzione. Tuttavia l’essere umano, a causa di comportamenti irresponsabili, ha creato in pochi secoli le condizioni perché migliaia di specie e di ecosistemi, tra cui i coralli, siano a rischio estinzione. Il riscaldamento globale, causato dall’utilizzo di combustibili fossili e di una sfrenata industrializzazione, ha incrementato sensibilmente le temperature dei mari, che sta causando il cosiddetto “sbiancamento dei coralli”, ovvero la loro morte. Le alte temperature dell’acqua comportano infatti la morte di quelle sostanze tramite cui i coralli si nutrono, così sono costretti a svolgere le proprie funzioni vitali in autonomia; la prolungata assenza di nutrienti causa la morte dei coralli che, quindi, assumono un colore bianco in quanto il loro organismo smette di produrre quelle sorta di braccia colorate che le rendono così belle ed uniche.
Cosa comporta l’estinzione delle barriere coralline?
Si stima che già ad oggi siano andate perse oltre il 50% delle barriere coralline inizialmente esistenti; secondo alcuni studi se la temperatura globale non dovesse ridursi nei prossimi decenni, rischieremmo di perdere tutte le nostre barriere coralline entro il 2070. La perdita di questi organismi unici comporterebbe danni sia ambientali che sociali ed economici. Innanzitutto perderemmo una bellezza del nostro Pianeta che contribuisce a mantenere in equilibrio l’ecosistema marino e la catena di alimentazione: ciò causerebbe la scomparsa di circa il 25% della biodiversità dei nostri mari e oceani
Bisogna però anche pensare che le barriere coralline sono una grande attrazione turistica che si stima dia lavoro a circa 800 milioni di persone nel mondo. Salvaguardare la vita di questi organismi è un dovere verso il Pianeta e verso noi stessi.

Cosa possiamo fare per salvare le barriere coralline?
La sensazione di non potere contribuire direttamente alla salvaguardia delle barriere coralline può essere frustrante per chi ha a cuore il mare, l’ambiente e la biodiversità, però c’è qualcosa che, nel nostro piccolo, possiamo fare tutti insieme perché diventi un grande gesto capace di cambiare le cose. Qui di seguito alcune delle cose che puoi fare per tutelare l’unicità dei coralli.
1- Avere un atteggiamento rispettoso dei coralli, anche in vacanza. Certo, visitare luoghi in cui troviamo delle barriere coralline non è così frequente ma è importante, qualora dovesse capitarti, ammirare la bellezza di questi organismi con grande attenzione. Spesso essi sono danneggiati proprio dalle azioni dei turisti, che passandovi molto vicino con le proprie barche o toccandoli durante le immersioni, rischiano di ucciderli. Osservarli da lontano, non invadendo il loro spazio, è il primo atto da mettere in pratica per mantenerli in vita.
2- Non inquinare i mari. Trattare con rispetto ed attenzione il mare e produrre quanti meno rifiuti possibile, ma sopratutto smaltirli efficacemente, dovrebbe essere un comportamento ormai assodato. L’inquinamento dei mari è una delle principali cause della morte dei coralli, che vengono compromessi e intaccati dai materiali chimici che, purtroppo, ancora popolano le acque del mare
3- Sostieni associazioni e organizzazioni che si impegnano per la difesa delle barriere coralline. Spesso come singoli individui non abbiamo gli strumenti e il tempo materiale per dedicarci in prima persona ad attività volte a tutelare l’ambiente. Ci è però possibile sostenere coloro che hanno dedicato la propria vita a questo, cosicché abbiano le risorse per portare avanti anche per noi questa battaglia. Una delle più note è la campagna avviata dal WWF “Coral Reef Rescue Initiative”. Facciamo la nostra parte e affrettiamoci a salvare la barriera corallina: non sarà certo facile ma siamo ancora in tempo!
